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Jammer


I jammer (noti anche come disturbatori o paralizzatori) sono apparati elettronici che trasmettono onde radio per bloccare il funzionamento di altri apparati radio come telefonini, tecnologie investigative wireless, periferiche WiFi, sensori antifurto wireless, combinatori telefonici, telecamere wireless per la videosorveglianza, radiocomandi per apricancelli e apriportiere, ecc.

Per fare un esempio di come funziona un jammer pensiamo a due persone che parlano in una stanza. Qualcuno accende uno stereo ad alto volume. Le persone continuano a parlare (trasmissione), ma non riescono più a sentirsi (ricezione). La comunicazione diviene impossibile. Allo stesso modo i jammer disturbano le sezioni radioriceventi di altri apparati mediante trasmissioni che saturano lo spettro radio impedendo 'l'ascolto' di segnali più deboli.

I jammer non correttamente usati possono creare seri problemi.
Ipotizziamo un jammer in un ambiente adiacente ad una strada: è molto probabile che venga inibita anche l'area pubblica vicina. Ipotizziamo ora che in quell'area si verifichi un grave incidente stradale. L'impossibilità di usare i cellulari per chiamare rapidamente i soccorsi potrebbe avere gravi conseguenze. Dal punto di vista legale l'uso di un jammer comporta il rischio di violare l'articolo 340 del CP (interruzione di servizio di pubblica necessità) e l'art. 617bis del CP (installazione di apparati atti ad impedire le comunicazioni a distanza). Va citata inoltre presa di posizione della Comunità Europea in merito ad una interrogazione sui jammer (vedere a fondo pagina). Quindi, contrariamente a quanto capita di leggere online, in Italia non esistono leggi che vietano i jammer ma leggi che possono essere riferite anche all'uso dei jammer secondo contesti e finalità. Ad esempio la Cassazione, con la sentenza 39279/2018, ha statuito che l'uso di un jammer nel proprio ufficio o alla propria abitazione per difendersi dalle intercettazioni non è reato. I jammer possono infatti generare uno scudo elettronico benefico contro microcamere WiFi, microcamere 4G, microspie GSM, localizzatori satellitari GPS, ecc. La Cassazione ha statuito che questo uso dei jammer è ammesso.

La propagazione elettromagnetica.
Qui vediamo un paio di aspetti più tecnici. Può succedere che l'area di inibizione del jammer si espanda solo in determinate direzioni, raggiungendo aree impreviste. Tecnicamente viene definita 'radiazione non isotropica'. Le cause più comuni sono le onde radio riflesse contro gli ostacoli ambientali e i lobi di irradiazione delle antenne. L'utilizzo di un  jammer non può quindi prescindere dall'individuazione dalla giusta potenza, della giusta antenna e della giusta collocazione. Ad es. ipotizziamo un jammer con 40dBm (10W) di potenza che deve inibire la banda 4G B3: se il segnale di telefonia mobile 4G B3 giunge al cellulare con una bassa intensità, poniamo un RSSI di -89dBm, il jammer riesce ad inibirlo efficacemente con un raggio di azione importante. Mentre se il segnale di telefonia mobile 4G B3 giunge al cellulare con maggiore intensità, poniamo un RSSI di -70dBm, lo stesso jammer fa molta più fatica ad inibirlo e il suo raggio di azione risulta circa dimezzato. Ecco come una differenza di segnale insignificante nel normale uso di un cellulare (al punto che non è neppure individuabile guardando le classiche tacche del segnale) ha invece un forte impatto sulle prestazioni di un jammer. Ed ecco perchè ad es. un jammer collocato al piano terra di un edificio (dove il segnale di telefonia mobile di solito giunge più debole) ha un'efficacia maggiore. Mentre lo stesso jammer collocato al terzo o quarto piano dello stesso edificio (dove il segnale di telefonia mobile di solito giunge più forte a causa dell'altezza) ha un'efficacia minore.

Le soluzioni anti-jammer si basano su due strategie: rendere un sistema elettronico immune al disturbo del jammer oppure dotare un sistema elettronico di un circuito che rileva la trasmissione del jammer e attiva delle contromisure.
I jammer sono strumenti comuni nella dotazione tecnica di ladri e rapinatori perchè bloccano le centraline antifurto wireless, gli apricancelli, i cellulari, gli apriportiere, ecc. Quindi sono un argomento tabù per chiunque venda sistemi di sicurezza wireless. Purtroppo la reale efficacia delle soluzioni anti-jammer è incerta e variabile perchè condizionata da potenza e qualità del jammer, gamme radio, ostacoli ambientali, distanze, antenne, configurazione dell'impianto da inibire e tipo di comunicazione radio da inibire (4G, 2G, WiFi, OOK, FSK, GMSK, FM, NB, UNB, NB-LTE, ecc.). Non si salvano neppure le diffusissime telecamere wireless IP, che sono connesse tramite reti WiFi locali o WLAN ad hoc. Ad oggi la vera immunità ai jammer può essere ottenuta solo con sistemi via cavo, con radiotrasmissioni monodirezionali dall'area inibita (quindi sistemi privi di sezioni radioriceventi) o con soluzioni wireless su gamme radio non convenzionali.

Con l'art. 2 commi 4-5 all. 1 del DLGS 269/2001 l'Italia ha mantenuto una porta legale aperta per chi deve usare radiotecnologie non omologabili CE, come ad es. i jammer.
E' consentito l'uso di apparati radio non conformi CE per le attività militari, per la sicurezza aerea e marittima sia militare che civile, per la ricerca, lo sviluppo e il collaudo, per le attività delle forze dell'ordine nell'ambito delle indagini penali (es. microspie e localizzatori), per le attività connesse alla sicurezza e alla difesa dello Stato (es. servizi segreti). Un paio di esempi di utilizzo legale dei jammer possono essere i furgoni jammer-shield antibomba che accompagnano gli spostamenti in strada di importanti capi di stato e i potenti jammer multibanda che vengono usati dagli artificieri dell'esercito prima di avvicinarsi a ordigni sospetti che potrebbero essere radiocomandati a distanza.

Vediamo anche la risposta dell'UE all'interrogazione parlamentare E-2651/2002 sui jammer.
"Le ricerche svolte dalla Commissione europea indicano che attualmente negli Stati membri non è consentito bloccare la ricezione e l'emissione di segnali radio sulle frequenze della telefonia mobile. Benché la Francia abbia adottato una legge che prepara il terreno all'impiego di sistemi di inattivazione, non esistono ancora regolamenti tecnici di applicazione che permettono di utilizzare legalmente tali dispositivi ( jammer GSM n.d.r.). La Commissione è a conoscenza del fatto che sistemi di inattivazione jammer sono attualmente disponibili in commercio, in particolare tramite Internet. Tali prodotti sono illegali e gli Stati membri sono quindi tenuti a prendere provvedimenti in proposito a norma di quanto disposto dalla direttiva 89/336/CEE del Consiglio del 3 maggio 1989 per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alla compatibilità elettromagnetica o dalla direttiva 1999/5/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 9 marzo 1999 riguardante le apparecchiature radio e le apparecchiature terminali di telecomunicazione e il reciproco riconoscimento della loro conformità. Come indica la risposta all'interrogazione scritta P-2753/02 dell'onorevole Caullery, la Commissione non ritiene che l'inattivazione sia la soluzione adeguata per risolvere la questione dell'uso inappropriato dei telefoni cellulari. La Commissione non intende pertanto presentare proposte legislative volte a legalizzare l'uso di sistemi di inattivazione di tipo jammer." 31/10/2002 Commissario Liikanen.


Alcune fake sui jammer lette online:

'Una trasmissione criptata dei dati impedisce che dispositivi come i jammer possano interferire e oscurare la comunicazione tra la centralina e i componenti dell’antifurto.'  E'  tecnicamente privo di fondamento.
'I sistemi antifurto e videosorveglianza su reti WiFi 5G sono sicuri.'  I jammer possono disturbare anche questa gamma.
'I sistemi antifurto doppia gamma radio 433-868Mhz sono sicuri'. I jammer'Lojack' possono disturbare entrambe le gamme radio senza difficoltà.
'La portata di un jammer è di pochi metri.'  Questo può essere vero per i jammer economici, che trasmettono con potenze di 25-30dBm su ogni gamma. Mentre le distanze possono essere molto superiori con jammer di qualità, che possono arrivare a 40-45dBm di potenza ed estendere quindi la loro efficacia per decine di metri.
'Le centraline 2G/4G con SIM card fanno in tempo ad inviare l'allarme dopo che è stato attivato un jammer.'  Le comunicazioni su rete mobile possono iniziare solo dopo un dialogo bidirezionale rete-terminale (SDCCH assignment, SR service request, AC autentication ciphering, TCH/SACCH assignment, ecc.) che nella maggior parte dei casi viene impedito dal jammer.
'Le nuove tecnologie 4G su reti NbIOT e M1/M2 sono più sicure delle vecchie tecnologie su reti GSM.'  Il fatto che queste tecnologie operino con canali radio più ristretti non impedisce al jammer di disturbare il canale di controllo BCCH trasmesso dalla cella BTS (è una sorta di 'faro' che gli apparati per la telefonia mobile usano per agganciarsi alla rete).

Vedi anche: Furti in auto senza scasso. Attenzione al telecomando dell'auto!

Vedi anche: Come scoprire se siamo pedinati con un localizzatore satellitare GPS?




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